In queste la perturbazione atlantica ha già abordato il Nord Italia con le prime piogge che bagnano la Liguria e le regioni tirreniche in quanto regioni più esposte al Libeccio umido innescato dall'ingresso della saccatura nel Mediterraneo settentrionale. Nella giornata di domani transiterà la parte più intense
della saccatura verso Levante con il parziale ingresso del fronte freddo che interesserà specialmente le regioni di NE e l'Emilia Romagna. Le
temperature tenderanno a crescere molto nei valori minime ma caleranno invece molto nei valori massimi a causa della nuvolosità e delle precipitazioni. Il fronte perturbato si posterà velocemente al sud dove, a causa della formazione di un'area anticiclonica sull'Europa Orientale, rimarrà bloccata dando vita ad una nuova
modesta ciclogenesi sui bacini meridionali. Tale azione depressionaria, unita ad una rimonta anticiclonica azzorriana i cui massimi geopotenziali rimarranno oltralpe, avrà il merito di richiamare
masse d'aria fredda di estazione artica, con un rinforzo della ventilazione settentrionale e nord-orientale su tutti i settori. Le termiche più basse interesseranno le regioni settentrionali (una +0°C a 850 hPa) che accompagneranno un
marcato calo temperature, specie nei valori minimi; non si escludono le prime brinate estese nelle zone più fredde. Dal fine settimana inizierà un periodo di lacuna barica, in cui si inseriranno deboli perturbazioni atlantiche, con locali piovaschi.
Arrivano le prime piogge atlantiche dopo molto tempo, in seguito arriva aria fredda al nord con temperature in calo.
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