Come detto poco sopra da Lunedì 17 fino a Mercoledì 19 il tempo su buona parte dello stivale è stato caratterizzato dalla stabilità, dovuta a una forte figura di alta pressione che dall'Africa si è estesa fino alla catena alpina. Inevitabili quindi le nebbie che sono rimaste compatte su tutto il nord Italia, dove in pianura si sono a fatica superati i 5°C. Discorso diverso invece per le zone montuose, alpine e appenniniche che, come un po' su tutto il centro-sud hanno assistito a giornate calde e soleggiate. Il termometro, proprio sui rilievi, non ha faticato ad attestarsi su valori prossimi ai 10°C già a quote prossime ai 1000 mt, regalando una primavera anticipata.
Caldo anche sulle regioni meridionali, dove la colonnina di mercurio è arrivata a toccare quota 16-18°C su Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna.
La vera svolta si è però concretizzata in prossimità del fine settimana. Un forte blocco anticiclonico si è esteso verso le isole britanniche, favorendo, al contempo, la discesa di aria gelida dalle regioni baltiche. Bora che quindi non si è fatta di certo desiderare, soffiando ad oltre 100 km/h sulle coste triestine, già nella giornata di Giovedì 20. Correnti che hanno portato, sempre nella medesima giornata, alle prime nevicate, fino al piano, su Emilia e a quote prossime ai 400-500 mt sulla
Grandi nevicate sugli Appennini, sole e gran freddo al nord!
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